La presentazione si terrà venerdì 2 luglio presso i locali dell'enoteca VoloDiVino.
“Il Paese di Rania” è un saggio-inchiesta sulla Giordania il cui fine principale è far conoscere nei termini più verosimilmente giusti e corretti possibili un Paese espressione di una cultura diversa dalla nostra, la cultura arabo-islamica.
Saggio-inchiesta nel senso che ho raccolto del materiale sull’argomento in Italia (notizie e servizi Ansa, giornali, libri vari) e poi in tre diversi periodi sono andato in Giordania dove ho incontrato personalità e gente di tutte le estrazioni sociali, a tutti i livelli e di diverse età che ho intervistate e con le quali ho confrontato il materiale che avevo in precedenza raccolto. Dopo di che ho scritto circa 200 pagine alle quali va aggiunto un glossario che spiega termini ed espressioni arabe.
Il lavoro, suddiviso in 17 capitoli, si compone praticamente di due parti. La prima incentrata sul cosiddetto “delitto d’onore”: il padre o il fratello uccidono la figlia o la sorella, molto spesso minorenni, che ritengono abbia avuto un comportamento “indecente” e vengono condannati a pochi mesi di carcere, trascorsi i quali vengono accolti e festeggiati come i restauratori dell’onore infangato. La lieve condanna è prevista da due specifici articoli del codice penale che, nonostante diversi e ripetuti tentativi del governo, sollecitati dal re, il Parlamento, in specie
La seconda parte fa la storia del Paese, della sua gente e dei suoi protagonisti soffermandosi in particolare su colui che è ritenuto il “padre della patria”, re Hussein, e le sue quattro mogli, e sugli attuali sovrani, Abdallah II e sua moglie, la regina Rania.
Il libro contiene diversi aneddoti e precisazioni su persone e fatti più o meno noti.
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