giovedì 8 aprile 2010

Quel tesoro di Pinocchio


dal 10 aprile presso i locali dell'enoteca VolodiVino

Mostra a cura dell’associazione “ARTMERLINO – arte in oreficeria “


Pinocchio Bugiardo, Pinocchio Irriverente, Pinocchio Irrispettoso delle Leggi, Pinocchio e le Cattive Frequenze, Pinocchio, a volte balordo a volte buono.
Un burattino che alla fine si ravvede alle buone maniere: quando prova lo sconforto per aver perso qualcosa di importante, la sua Fatina o il suo babbo, l’amore, la famiglia la possibilità di essere un ragazzo normale.
Una fiaba, tutta italiana, specchio di una società con una morale che, ad oggi, è tutt’altro che inattuale.
La mostra che andiamo a presentare è un omaggio e un messaggio; attraverso un percorso che si snoda tra illustrazioni e sculture gioiello ispirate dalla storia, ripercorriamo i suoi personaggi più significativi, indicando nella loro simbologia ermetica, è quello che si è voluto fare, la storia di ognuno e della società che ci circonda.
Forse anche il buon Collodi ha voluto anticipare le sensazioni che tutt’oggi viviamo, una società fatta di burattinai e bugiardi patentati, non più Mangiafuoco o gatti e volpi furbette, ma politicanti manipolatori e falsi profeti di una società senza più morale; noi siamo i Pinocchio della nostra era: grezzi burattini che cercano la felicità inseguendo falsi miti e lasciando alle nostre spalle la vera gioia, accompagnandoci di volta in volta a meri compagni di viaggio; non tutti o forse tutti, chi non ha provato il mero fascino di una bugia? Avuto cattive compagnie o non ha ascoltato i grilli parlanti, sentito la propria coscienza o un sano consiglio.
Questa è Alchimia, nasciamo grezzi ma possiamo redimerci, fare sempre qualcosa per migliorarci e migliorare ciò che è intorno a noi, attraverso questa mostra ci vogliamo muovere, senza retorica o enfasi, nel nostro microcosmo, attraverso ciò che ci circonda, per dare un segnale un cenno per arrivare a ciò che è in alto, esprimiamo un’idea che ci faccia riconoscere che sia stimolo per un pensiero; crediamo che il nostro lavoro non rappresenti solo un oggetto o una forma, ma un’idea o la storia stessa della nostra vita.
Questo è un omaggio alla voglia di vivere una fiaba ogni giorno che affrontiamo ed è un augurio affinché nel donare il bello si possa ricevere altrettanto.